RESTIAMO UMANI

SGUARDI, PAROLE, RITRATTI

Restiamo Umani – Sguardi, parole, ritratti

(a cura di Stefania Proietti – in arte: Larosa Purpurea)

Collaboratrice artistica dello Studio Luca Musk Art, Stefania Proietti – in arte Larosa Purpurea - affianca il lavoro di ricerca visiva di Luca Musk (nome d’arte di Luca Muscio) attraverso la realizzazione di ritratti e disegni preparatori che partecipano al processo di decostruzione e ricostruzione dell’immagine cinematografica.

All’interno dello studio, la sua attività si concentra sull’analisi dei frame cinematografici e sulla loro reinterpretazione attraverso disegni preparatori, in continuità con il linguaggio visivo di Luca Musk e con l’obiettivo di restituire ai film una nuova eco emotiva e artistica.

Parallelamente, cura un progetto di interviste, Restiamo Umani – Sguardi, parole, ritratti, volto a esplorare il pensiero e l’esperienza dei grandi autori e collaboratori del cinema italiano contemporaneo.

Le sue conversazioni, nate in occasione delle mostre e delle rassegne promosse dallo Studio, si sono sviluppate come parte integrante dei progetti presentati alla Casa del Cinema di Roma (2022), alla International Production Design Week 2023 (Il cinema in uno sguardo) e alla International Production Design Week 2025, con la retrospettiva dedicata a Pupi Avati (La casa delle finestre che ridono e L’orto americano).

Tra gli intervistati figurano il Maestro Pupi Avati, il critico e scrittore Antonio Monda, il costume designer Carlo Poggioli, e il direttore della fotografia Cesare Bastelli.

Attraverso questi dialoghi, la sezione intende ampliare il linguaggio visivo dello studio, intrecciando la parola, il disegno e l’immagine per restituire il cinema come spazio umano e creativo condiviso.

Nell’ambito dei progetti visivi e delle mostre curate dallo Studio Luca Mas Kart, Larosa Purpurea si occupa della realizzazione dei teaser e dei contributi audiovisivi.

Le immagini e i contenuti visivi sono ideati e realizzati dall’artista Luca Muscio; mentre Larosa si occupa del montaggio preliminare, della selezione musicale e dell’impostazione narrativa.

Infine, il lavoro viene completato con la supervisione tecnica e creativa del videomaker Federico Betta, che ne cura la fluidità, la cadenza e la qualità finale.

Ogni teaser nasce come un’estensione visiva del nostro percorso artistico, unendo immagine, ritmo e sensibilità cinematografica per raccontare il processo creativo e i protagonisti del nostro lavoro.

                        INTERVISTA ESCLUSIVA AL MAESTRO PUPI AVATI

                                         ROMA. STUDI DUEA FILM SPA

                                                   25 SETTEMBRE 2025

Un incontro raccolto e intenso con uno dei grandi maestri del Cinema Italiano.

Con il maestro Pupi Avati abbiamo parlato di quanto la scenografia abbia un ruolo essenziale nel suo cinema; del suo rapporto con la memoria e delle potenzialità narrative che può aprire; della forza del racconto come possibilità e opportunità di andare oltre il pensiero razionale, per raggiungere quello che il regista chiama l'irragionevole; delle relazioni tra le diverse forme di arte, dell'anelito che accomuna tutti gli artisti, siano essi dietro una macchina da presa, o musicisti, o ancora scrittori, o artisti visivi, accomunati tutti dalla necessità e dal bisogno di andare oltre la realtà, di dilatarla, per raggiungere quella dimensione che ci consente di apprezzare la meraviglia che ci circonda, che ci aspetta, ci accoglie e che ci rende eternamente giovani. 

Intervista esclusiva a Antonio Monda 

INTERVISTA ESCLUSIVA CON IL PROFESSOR ANTONIO MONDA

ROMA. HOTEL DE RUSSIE

29 SETTEMNBRE 2025

Con il Professor Antonio Monda, tra le figure più autorevoli e cosmopolite del panorama culturale italiano e internazionale, abbiamo dialogato su alcuni aspetti costitutivi della filmografia del maestro Pupi Avati. 

Monda ha sottolineato come nelle opere del regista bolognese, la scenografia diventi un personaggio a sé, che arricchisce persino gli altri personaggi di una dimensione nuova, non restando semplice sfondo a in qualche modo parte narrativa su cui si riflette la loro anima.

E' quindi un elemento imprescindibile che plasma l'atmosfera e orienta il racconto.

In particolare Antonio Monda si è soffermato su "La casa delle finestre che ridono" e sull'ultima opera "L'orto americano", riconoscendo in quest'ultima la piena maturità artistica del cineasta.

Nel corso dell'incontro, il Professore ha inoltre espresso un apprezzamento per i lavori di Luca Muscio, definendoli particolarmente efficaci nel rendere con immediatezza e forza visiva il movimento e l'essenza del cinema. 

Antonio Monda ha inoltre fatto alcuni riferimenti a precedenti retrospettive dell'artista riguardanti un altro maestro del cinema quale Dario Argento.

INTERVISTA ESCLUSIVA AL MAESTRO CARLO POGGIOLI,

PRESIDENTE dell'Associazione Scenografi, Costumisti e Arredatori

L'intervista al maestro Carlo Poggioli nasce in occasione della partecipazione dello Studio Luca Musk Art all'international Production Design Week 2025, per la quale il celebre costumista e Presidente dell'ASC - Associazione Scenografi, Costumisti e Arredatori - ha concesso il patrocino. Poggioli ha sottolineato l'importanza della scenografia nell'opera di Pupi Avati, descrivendola un elemento vivo e organico, capace di fondersi con tutti gli altri aspetti dell'immagine cinematografica. Nelle sue opere il cineasta riesce a fare in modo che ogni oggetto, costume e ambiente trovino il proprio posto in un'armonia perfetta, contribuendo alla fluidità e alla coerenza narrativa del racconto. Poggioli ha inoltre espresso apprezzamento per il lavoro di Luca Muscio, riconoscendone qualità e sensibilità artistica, affermando che rappresenta in maniera egregia il contributo italiano in questo importante contesto internazionale.

INTERVISTA ESCLUSIVA AD ANTON GIULIO GRANDE

PRESIDENTE DELLA CALABRIA FILM COMMISSION

ROMA CINEMA FEST - 17 OTTOBRE 2025

Stilista e personalità di rilievo nel panorama della moda e del cinema, Anton Giulio Grande, in qualità di Presidente della Calabria Film Commission, ha assunto un ruolo di grande responsabilità nella produzione della nuova serie internazionale Sandokan, presentata in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma 2025.

Durante questa conversazione, Grande ha condiviso alcune riflessioni sul valore culturale di questa fiction di respiro globale, che verrà trasmessa su Rai Uno a partire dal 1° dicembre 2025.

L'incontro, cordiale e spontaneo, ha offerto uno sguardo privilegiato sul lavoro di coordinamento e di valorizzazione del territorio che la Film Commission calabrese sta portando avanti, unendo creatività, moda e industria audiovisiva in una visione comune.

 

 

 

INTERVISTA ESCLUSIVA

A SERGIO RUBINI

Sergio Rubini – “La stazione” (1990)

Festa del Cinema di Roma, 19 ottobre 2025

Un incontro intenso e diretto con Sergio Rubini, autore e interprete del film “La stazione”, presentato in proiezione speciale alla Festa del Cinema di Roma, lo scorso 19 ottobre 2025. Nel dialogo, Rubini riflette sul suo cinema come luogo di verità e umanità, sul rapporto tra uomo e donna e sulla consapevolezza dei generi a trentacinque anni di distanza dal suo esordio alla regia.

Con la sua consueta ironia e lucidità, il regista riafferma il valore della semplicità e della sincerità nel raccontare le fragilità umane — un tema che si intreccia perfettamente con lo spirito di “Restiamo Umani – Sguardi, parole, ritratti”. Colpisce inoltre la sua eleganza nel citare l’amico regista Giuseppe Tornatore, perché è inevitabile che lo spettatore percepisca un legame profondo tra le ambientazioni essenziali, quasi claustrofobiche, dei due film: “La stazione” (1990) e “Una pura formalità” (1994).

Entrambi si svolgono in uno scenario chiuso e intimo, che non offre vie di fuga ai protagonisti, costringendoli a confrontarsi con se stessi, con le proprie scelte più decisive e con la narrazione possibile — e accettabile — della propria vita.

Note d’autore – La Rosa Purpurea
Liberamente tratte dal meraviglioso incontro con Sergio Rubini

 


In questo dialogo con Sergio Rubini ho sentito emergere, con leggerezza e profondità, il cuore del suo cinema: la capacità di raccontare donne e uomini che fanno i conti con se stessi, con la propria verità, con il bisogno di trovare un posto nel mondo.

Lo scenario chiuso e intimo de "La stazione" diventa così una metafora universale — uno spazio dove non si può fuggire, ma solo guardarsi dentro e accettare le proprie scelte, i propri limiti e la propria umanità.

L’eleganza con cui Rubini - su mio invito a considerare un parallelo con "Una pura formalità" - cita l’amico Giuseppe Tornatore, ne apre un ponte naturale tra due sguardi affini, entrambi capaci di parlare delle fragilità umane con autenticità e rispetto. Grazie a questi grandi autori della cinematografia italiana!

— Stefania Proietti

 

 

Studio Luca Musk Art 

Via Galileo Ferraris 9e c/o Proietti

00153 Roma

 

contatti  STUDIO LUCA MUSK ART

Progettazione Eventi Cinema  

+39 3402296394 

+ 39 3807583596

 

lucamusk@gmail.com

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